Senza Corpi Intermedi

L’unica cosa bella che ci ha lasciato il covid, almeno ad Omegna, è il servizio di portineria in ospedale: dove va? vada al terzo piano, prenda un numero e aspetti… insomma, in pochi secondi sei informato, guidato, accompagnato… Molto meglio di prima, quando ti aggiravi e rompevi le scatole al primo paramedico che trovavi… Un fastidio totale per te e per loro, credo. 

Lo stesso fastidio che hai quando provi a fare qualcosa in rete: tipo iscrivere la tua associazione al runts. Cosa che ho fatto io. La procedura è lenta e complessa, ma se hai indicazioni precise si procede passo a passo, elemento dopo elemento. Impari, tuo malgrado, che il tuo linguaggio non è il linguaggio della macchina. Ma un buon uso di Google e una rete di amici del settore aiuta. Poi impari (ma che fatica) a trasformare i documenti in PDF/A (formato che mi era sconosciuto) e ad alleggerirli (i siti vogliono essere pagati, in genere, ma se cerchi trovi)… tempo, nervoso e fatica, Sei affaticato, infatti, ma tutto sommato ce la fai. Poi il sistema non si fa aprire più, senza ragione. Appare per una frazione di secondo una finestra in cui si legge (ma devi aprire molte volte… che noia!) error: 401. Vai a vedere ma non capisci nulla! Cerchi un responsabile runts e mandi una mail. Nessuno ti risponde. Sei come in una dittatura: solo di fronte al mostruoso potere. Come in “Brazil” forse una mosca ha intaccato il sistema e la vittima sei tu… Poi, parlando con un amico, l’illuminazione: “non usare Chrome, usa Firefox”. Detto e fatto: si rientra (ma poi perché non lo capisco proprio). Entri, fai tutto e poi ti chiedono (un aiuto te lo dà il call center della società da cui hai comprato il servizio) la firma elettronica. Ed ecco che impari due cose: la chiavetta è meglio, il tuo computer Chromebook non scarica il programma. Te ne fai prestare uno “normale” e, settimane dopo, riesci a chiudere la pratica. 

Hai affrontato un moloch, una dittatura totalizzante senza corpi intermedi. E ti “auguri” un “covid telematico” che faccia come nell’ospedale di Omegna: una portineria, un qualcuno che ti accolga, ti indirizzi, ti aiuti… un “corpo intermedio” fra il cittadino e il potere, appunto. Sennò è totalitarismo.

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