I Risotti dedicati ad Amatrice (uno)
I Risotti dedicati ad Amatrice
Del risotto “all’Amatriciana” ne ho sentito parlare per la prima volta dagli amici della pro loco di Santhià. E ho giudicato male: mi sembrava infatti un plagio un po’ volgarotto, anche se motivato da nobili intenzioni di beneficenza. Però… però poi l’ho assaggiato e mi è piaciuto assai ed ora sostengo che debba rimanere, vivere. Magari con un nome suo, che ricordi ma non dica. Oppure che “all’amatriciana” diventi un nome comune di cosa, che faccia però rifulgere di fama mondiale il piccolo borgo laziale. Un po’ come succede con gli spaghetti “alla bolognese” o quelli “alla napoletana”.
Fra i risotti notevoli “all’amatriciana” che ho incontrato, oltre a quello della pro loco di Santhià: “Risotto al Sapore di Amatrice”; ho assaggiato un ottimo “Omaggio dal Piemonte per Amatrice”, ad una cena dell’Accademia Italiana della Cucina, a Domodossola, ideato da due giovani cuochi locali: Daniele Bortolin e Maurizio Pozzoli. Un esempio di trasformazione semantica è invece il piatto di “Orecchiette all’Amatriciana di Lago”, dello chef Roberto Ottone di Verbania.
Ma ecco come raccontano di sé e della loro ricetta gli amici di Santhià: “Santhià non poteva essere da meno e l’Associazione Turistica Pro Loco di Santhià, in collaborazione con il Gruppo Alpini locale e l’Associazione Fossalassa, ha deciso di aiutare il Comune di Amatrice e di proporre alla cittadinanza, la sera del 9 settembre, una cena con un menù dedicato alle zone colpite. Il simbolo non poteva essere altro che l’Amatriciana, ma sarebbe stato troppo banale proporre la pasta, quindi si è voluto unire il prodotto principe del nostro territorio, il riso, al famoso sugo fatto con il guanciale proveniente da Amatrice. I cuochi si sono impegnati al massimo per ottenere un eccellente risultato, apprezzato da oltre 300 commensali, con la seguente ricetta: Ingredienti per 10 – 12 persone, 1 kg di riso Carnaroli, 400 gr di Guanciale stagionato DECO, 100 gr di Guanciale fresco DECO. Pomodori q.b., Brodo vegetale, Pecorino DECO, Parmigiano Reggiano.
Soffriggere il Guanciale in padella fino a renderlo croccante, tenerne da parte una piccola quantità da aggiungere a cottura ultimata. Unire i pomodori precedentemente scottati e pelati. Cuocere finché non si addensa con il sugo. Far tostare leggermente il riso. Aggiungere gradualmente il brodo vegetale. Portare a fine cottura. Mantecare con Parmigiano (70%) e pecorino (30%)”.
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