Politici “Vecchi”
I generali della Prima Guerra Mondiale erano vecchi. All’epoca si pensava che la vecchiaia fosse un vantaggio: maturazione, calma, ponderatezza… Invece fu un disastro: quei vecchi signori non avevano notato che intorno a loro il mondo era cambiato, nuove tecnologie, armi spaventose, nuove esigenze sociali… che dire? Fu un disastro: migliaia di giovani morirono in cariche frontali senza senso. Dopo la guerra, i giovani si vendicarono e ribaltarono i governi “dei vecchi” con avventure radicali assai dannose. E arrivò un’altra guerra. Ma questa è un’altra storia.
Ci pensavo ieri, ascoltando i politici locali che si esprimevano su come utilizzare i fondi europei (guardate piemonte2021-2027.eu/video/). Hanno parlato di strade, autostrade, gallerie, circonvallazioni (Verbania? Ma vogliono far morire la città?), ferrovie… Insomma, hanno parlato di consumo di suolo, di distruzione del paesaggio, di atteggiamento suicida (visto il cambiamento climatico in atto). Nessuno ha espresso opinioni “verdi”, tutt’altro. Forse non si stanno accorgendo cosa succede intorno a loro. Come i generali della Prima Guerra Mondiale. Uno solo, un europarlamentare leghista, ha citato la UE dicendo che verde e digitale sono le linee di intervento previste a Bruxelles. Portando nel dibattito le autostrade digitali (queste sì importati) e un generico impegno “verde”. Saranno anche “euroburocrati” come dicono loro, ma hanno un orizzonte più ampio. Loro, i Paesi del centro nord che guardano al futuro.
Di infrastrutture fisiche ne abbiamo tante, miglioriamole, rendiamole sostenibili; usiamo il digitale per ridurre spostamenti, aiutare i piccoli centri, ampliare l’offerta; riusiamo le strutture che abbiamo già (perché l’ospedale nuovo del Vco su un terreno vergine? Perché l’ennesimo magazzino? Perché non usare fabbriche vecchie ed abbandonate? Perché?). Spero di sbagliarmi: non vorrei che i nostri giovani fossero mandati ancora una volta “al massacro”.
Politici “vecchi”. Piccolo cabotaggio.
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