Paul Balke: “blend è meglio!

Ciao Riccardo,

Molte grazie per la tua attenzione al mio progetto!

Importante che venga ben capito: perché non dico che in Monferrato debbano finire la produzione di Barbera o Moscato. Però quello che dico è che in un territorio tipo il Monferrato il migliore vino non sarà mai Barbera o Grignolino! Basta un po di conoscenza dei vitigni, del territorio e della storia per capisce che il migliore vino sarà sempre un vino assemblato.

Nelle Langhe la situazione è diversa: secondo me il migliore vino sarà sempre Barolo. E non ho nessuna intenzione di dire che il mio vino dovrebbe fare concorrenza al Barolo perchè non e cosi: il mio vino rappresenta una strada diversa e gusti diversi.

Un’azienda in Monferrato secondo me non deve smettere a produrre i vini che produce adesso però… dovrebbe rendersi conto che il migliore vino sarà qualcosa che non producono adesso.

Poi ci sono blend dove c’e anche Merlot o Cabernet e possono essere buoni. Però la mia preferenza e di creare un vino con vitigni fortemente piemontesi. Perche ho anche l’intenzione di dimostrare che si può fare qualcosa veramente buono, solo ed unicamente con vitigni originari del Piemonte.

Secondo me il mercato dei vini e andato troppo dietro un concetto ‘facile’ (oppure più facile da vendere), quello di monovitigni. La vera storia della viticoltura in Europa vuol dire vini assemblati.

In piu c’e il discorso gusto: magari in Italia un vino monovitigno si presenta bene, però in Nord Europa con un clima più freddo questo è diverso: vini più complessi e con più corpo hanno piu richiesta.

La natura ci da tantissimi diversità, tanti vitigni! E vero che qualche esperto di marketing dice che produttori devono concentrarsi su un vino/vitigno perche sara piu facile di fare marketing. Però Bordeaux fa anche un marketing di grande successo e fa solo blend!!

La natura ci da tanta biodiversità e non possiamo noi dire che la natura ha sbagliato!! Tocca a noi, produttori, giornalisti, sommelier, consumatori, a fare il meglio. Questo non vuol dire che vini monovitigni non si possono produrre, però vuol dire che ci dovrebbe essere in Italia più spazio per vini blend.

Anche in Friuli il migliore bianco secondo me sara sempre un blend.

Nel mio manifesto trovi ancora un paio di argomenti molto importanti:

–  produrre blend aiuta la biodiversità

–  produrre blend aiuta a conservare vitigni che stanno per essere dimenticati

–  tantissimi produttori si sentono costretto di utilizzare ‘truc’ perché producono un vino monovitigno: trucchi che sono 100% legali, tipo giungere acidità, tannini, saccaridi, ecc. Pero io dico che e molto meglio produrre un blend invece di utilizzare tutti questi trucchi!

– produrre blend vuol dire ridurre l’alcool: perché se fatto con intelligenza un blend puo avere meno alcool però dare un buon vino. Il mio vino bianco ne e un bellissimo esempio: ha gusti e sentori molto ricchi con forte mineralità e finezza, ed e persistente però ha solo 12,5 !!!!!!

Su questo tema ho scritto un articolo:

https://paulbalke.com/blends-an-answer-to-over-alcoholic-wines/

–  ma dopo tutti questi argomenti, l’argomento più forte e questo: con blend si può produrre vini di grande bontà, affascinanti e più ricchi. Un blend magari nella bottiglia ha bisogno di un po di più tempo però dopo questo tempo si esprime meglio. Ed io trovo peccato che in tanti posti in Italia nessuno si impegna di fare qualcosa che sara ancora più buono! Perché è possibile di fare qualcosa più buono, anche se un blend non sara cosi facile da vendere. Ma dopo un po di tempo il mercato riesce a capire e reagisce. I produttori in questo senso devono avere un po di più coraggio.

Ciao Paul

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