Ozzano on my mind

Ozzano on my mind

Passo nel pomeriggio di sabato da Monica, per saluti. Mentre le dico di metter su il caffé, sono ad Ozzano Monferrato. Una lunga via che attraversa case anonime e non particolanrmente curate. Verso la ferrovia (funziona o non funziona? Boh!?) la sagoma imponente del cementificio (funziona o non funziona? Boh!?). Mentre guardo il ristorante Dell’Opera, penso all’amico morto. Cuoco generoso ed appassionato di parapendio. Un lancio gli è stato fatale. Peccato: faceva degli agnolotti degni di nota. Più in là, noto la Cantina Sociale di San Giorgio: mi senbra viva e vitale. Il paese antico è sulla collina, dove c’è un albergo assai bello. Monica abita ai piedi del colle e mi parla sempre di vino e di amici. “Ti ricordi Enrico? Quello con cui siamo andati ad assaggiare vini alla Cantina di Rosignano? Sì, eccome se lo ricrdo. Perché? Ha fatto un incidente che gli ha donato una nuova infanzia, un infantilismo strano… ah”.

In serata sono a cena con Filippo, ristorante Croce Bianca di Omegna. Sul tavolo bottiglie di Zanello, Ozzano. Li conosco: sono una simpatica famiglia di produttori. Glieli avevo presentati io al titolare del ristorante. Fanno vini buoni e a buon prezzo. Piacciono. Ed eccoli qui: davanti a me.

La mattina dopo, partecipo ad un a tappa del Girolago: Omegna-Nonio-Quarna Sotto-Quarna Sopra-Omegna. Fra il materiale che ci danno, la pubblicità di una gita ad un ecomuseo, quello della Pietra da Cantoni; con visita alla Cantina di RosignanoAlt! Troppe coincidenze. Cosa pensare? Mah, forse, non so… che debba programmare un viaggio per riassaggiare vini e per trovare nuovi ristoranti?

Visite: 2459

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *