Onore al merito

Onore al merito di Beppino Occelli, celeberrimo affinatore di formaggi, creatore di formaggi, imprenditore nella gastronomia e nel turismo, grande italiano che si erge, cade e si rialza.
Lo conobbi all’inizio del millennio in corso, ai tempi della mia collaborazione con la Fic, e mi sorprese, nell’ordine, perché: trattava i formaggi e il burro con categorie di qualità simili a quelle usate per il vino (tradizione, disciplinare, terroir, naturalità massima…); li faceva fare e li rendeva assai buoni; recuperava antiche tradizioni casearie, altre le inventava; aveva restaurato un intero antico borgo montano, Valcasotto, nel cuneese.
Dopo di lui ho conosciuto alcuni grandi affinatori di formaggio, una categoria in crescita. Ne cito qualcuno: Guffanti, Castagna, Buratti, Marcomini… Ma di lui e dei suoi formaggi (testun, la toma dla paja, il suo celebre burro…) ho sentito parlare ancora e spesso li ho incontrati in fiere, negozi, sale stampa, servizi giornalistici…
Un depliant recuperato chissà dove mi ha rinverdito il ricordo con l’immagine di un’imprenditoria tutto tondo: gastronomia, produzione, mulino, cultura materiale, ospitalità, escursionismo, tempo libero…
Infine, giorni fa, a Vicoforte con una mia amica di Pamparato a fare due chiacchiere su di lui, della sua vita non sempre fortunata, della sua bravura, dei suoi ottimi prodotti, della meliga, dei biscotti di mais… Un sacco di ricordi e la consapevolezza che un po’ della ricchezza d’Italia parte da quell’isolato borgo montano. Una volta, almeno. Ora non più.

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