Il grande Chef, suppongo?

L’ho incontrato in rete, litigando spesso per le diverse visioni della politica, dell’Italia, del futuro…; ma concordi nel giudicare la scena contemporanea dell’alta cucina. Poi mi sono ricordato chi era! E’ stato il grande chef del Villa Crespi, una stella Michelin, prima dell’era Canavacciuolo! Un grande cuoco. E così gli ho chiesto due righe ed alcune foto per ricordarmi e far ricordare meglio chi è e chi è stato per il lago d’Orta (e non solo). Ecco, si presenti chef: “signor Riccardo lei vuole sapere qualcosa sulla mia professione di cuoco? Bene ho iniziato a 11anni nel lontano 1953 un albergo a Borgomanero. Dopo varie esperienze ho fatto il e finita questa fase della mia giovinezza sono emigrato in Inghilterra dove h lavorato con famosi chef. Poco prima di prendere il loro posto, sono tornato in Italia ed ho aperto il ristorante San Pietro a Borgomanero dove iniziai la mia carriera… poi la Taverna del Pittore ad Arona poi il Ristorante Atrium a Borgomanero, premiato con una stella Michelin. Lasciato Borgomanero ho aperto Villa Crespi ad Orta San Giulio, anch’esso premiato con una stella Michelin. Quando sotto pressione lasciai Villa Crespi, ristorante premiato con medaglia d’oro in America tra le 5 migliori cucine d’albergo nel mondo, nel 1995 approdai a Varese aprendo un bellissimo albergo ristorante, il Relais Ca’ dei Santi. All’incirca due anni dall’apertura un’inondazione distrusse tutto, era il 15 luglio 2009. Promesse dopo promesse di risarcirmi il tutto se avessi ristrutturato, mi ritrovai con tanti debiti ma non vidi un euro né dal Comune né dalla Provincia. Così fallii e misi 18 dipendenti senza lavoro. A quel punto mi trasferii in Francia dove, con l’aiuto di mia suocera, aprii un ristorante italiano, il Ristorante Italiano di nome, molto apprezzato. Ora sono felice e lavoro ancora… dimenticavo il G8 a Genova sono stato io a farlo e tutti sono stati soddisfatti; guarda caso Chirac e Blair mi fecero i complimenti e ancora sto portando la nostra cucina nel mondo intero. Non sto ad elencare qui tutti i Paesi, ma sono molti“.

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4 thoughts on “Il grande Chef, suppongo?

  1. Grazie Signor Milan, mi ha fatto piacere leggere il suo articolo. Dopo un ictus e troppi anni di lavoro sulle spalle, mio padre rimane un grande, che amo definire un fuoriclasse, anche tra qualche lettera persa sulla tastiera… Non ha mai voluto lasciare le sue cucine, certo che un grande chef presiede sempre i suoi fornelli. Una chicca però gliela voglio lasciare: i suoi allievi migliori sono quelli che hanno saputo “incarnare” il mestiere. É stato un grande mentore, ma alla portata di pochi grandi chef perché “gli ingredienti non si pesano, si sentono”, ed il suo sentire significava essere in totale armonia con la materia. La saluto cordialmente e Le auguro buon lavoro. Anne-Alexandra Bacchetta e Patureau

  2. Ho gustato da lui il migliore pranzo della mia vita e in quell’occasione acquistai anche il suo libro.
    Mi piacerebbe ripetere questa felice esperienza 🙂
    È anche molto bello leggere con quanta fierezza sua figlia scrive di lui <3
    Tanti cari saluti Super Chef!!!

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