Per una lezione al corso sul vino di Slow Food Verbano e Cusio (docenti Lauren Crow ed il sottoscritto) abbiamo assaggiato quattro merlot (tre identici ed uno no) in quattro diversi contenitori: in baginbox, sfuso (in bottiglia di plastica riciclabile), in vetro e in lattina. Quest’ultimo era il Villa Francesca Merlot delle Cantine Sgarzi Luigi dell’Emilia. Un’azienda moderna e assai interessante (assaggiate i suoi cocktail pronti a base di vino, per esempio; o i suoi vini dealcolati; o la linea in lattina). Di lattine ne fanno, secondo dichiarazioni riportate dalla stampa, circa 15 milioni. Molto estero, come d’altra parte un po’ tutti i loro vini e non solo le lattine.
Quando l’abbiamo presa in mano, la lattina di merlot in questione ci è apparsa subito curiosa: dichiarava ben 15 gradi! Ed infatti, annusando il vino versato ed assaggiandolo, facendo roteare un poco, il vino appariva quello che si definisce “un vinone”: profumi densi da capire, bouquet interessante e ricco; in bocca caldo e corposo, equilibrato. Ottimo. Un grande rosso, hanno detto in molti. Io ridevo sorpreso perché mai mi sarei aspettato un tale vino in una lattina.
Il costo è di circa 10 euro al litro, neppure molto per un vino così. Unica nota: aprire la lattina e non berlo “a canna” ma versarlo in un bel bicchierone. La lattina è solo un mezzo di trasporto per questo vino e non il mezzo per berlo. Gli altri vini, invece, più leggeri e beverini, possono essere bevuti direttamente. Questo direi di no. Intanto, però, i miei allievi hanno gradito la sorpresa e ne hanno voluta qualcuna da portare a casa.