Leggere il Vino dalla Copertina

Leggere il Vino dalla Copertina

“Non farti confondere dai segnali . Non leggere tra le righe” dicevano i Sex Pistols… E già, vero ed io aggiungerei: “non leggere il libro dalla copertina”. Soprattutto se la copertina non è veritiera. Leggo infatti sul numero di “VigneVini” di aprile 2013 che “La differenza sostanziale tra “vino naturale” e “vino biologico”… sta nel fatto che “il vino biologico” è codificato secondo una normativa di riferimento (UE 203/2012), il vino naturale no”. Al momento “vino naturale” è infatti un semplice “claim” (sorta di slogan pubblicitario ndr), che non identifica le caratteristiche produttive e la qualità del prodotto”. Vero, ma non da tutti accettato. E poi cosa significa “vino naturale”? Quali sono i limiti oltre cui non può essere definito tale? Non sono stati fissati, semmai ce ne fossero (la solforosa si produce in fermentazione: è naturale o no? I lieviti selezionati sono naturali o no? Le galline di allevamento lo sono?… bah!?). Anche se sembra che l’informazione non giri e molti produttori, per non perdere l’appeal che il vino “naturale” ha indubbiamente,  si stanno arrovellando con nuovi “claim” e così trovo che è nato il “Vino Simbiotico” (nome difficile, secondo me), un vino che “si ottiene quando il vignaiolo rispetta e cura il terreno con l’obiettivo di ridurre fino all’eliminazione ogni utilizzo di prodotti di sintesi chimica, nella pratica viticola…”. Se andate a leggere, vi troverete di fronte ad un progetto assai impegnativo. Un po’ più in là di un biologico, ma poco oltre. Auguri sinceri.

E intanto il “naturale” dilaga. Tempo fa mi hanno mandato la pubblicità di un corso di “cucina naturale”, ovvero di un corso di cucina vegana-macrobiotica-vegetariana… ho scritto all’organizzatore dicendo che è fuorviante definire una, quella, qualsiasi cucina “naturale”. Oh mamma, mi hanno risposto a tono citando uno dei – loro- massimi esperti (stile metafisico alla Rudolf Steiner, per capirci). Un’opinione non supportata da prove, ovviamente. Anche perché non è solo l’alimentazione a determinare mali e rimedi. Piuttosto uno stile di vita: se fumi e mangi insalata, bene non ti fa; se stai seduto e ti muovi poco, il tofu poco fa; se sei predisposto all’infarto, meglio evitare gli stress e fare controlli, non basta la soia… E non basta neppure il vino “naturale”. Anche con questo puoi rovinarti il fegato.

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