Le tette della Sommelier

Adua VillaIl tuo sguardo scende dal risvolto della sua giacca e s’infila fra le sue tette, cercando d’intuirne forme, dimensioni e capezzoli. Poi, deluso, risale e impatta con il suo sguardo fra l’ammiccante e l’ironico: “cosa credevi di vedere? Perché non mi hai chiesto nulla?”… ah ahaha l’eterno femminino. Poi leggi e scopri che la bella signora ammiccante è una sommelier e che lì, appena sotto alla sua foto dal profondo décolleté, si parla di vino. E leggi.
E leggi che la signora “Adua Villa © (Sommelier)” parla sì di vino, ma tutto filtrato dalla sua personalità, dalla sua persona. Lai in primo piano e il vino come uno strumento. Questo sembra essere il leitmotiv di una comunicatrice già nota (ma che io sinceramente non conoscevo). Date un’occhiata al suo sito e fatevi una vostra idea.
E cosa dice nell’articolo con cui l’ho conosciuta (“La Freccia” Novembre 2013): “Valigie sbagliate, abbigliamento improbabile, sbalzi d’umore e giornate che si alternano…”. Non male come attacco, ma il vino?. Alla dodicesima riga, dopo tanti aggettivi e ancor più avverbi, si parla di vino: “Il Sauvignon Blanc, che già nel nome porta una matrice elegantemente selvaggia. Un gran connubio, vincente per ogni palato… identità friulana… Aquilis Ca’ Bolani… freschezze di brezze, sapidità marina, sentori tropicali e macchia mediterranea ingentiliti dalla carezza floreale del biancospino”. Non male come linguaggio immaginifico. Il mio Maestro Luca Maroni fa anche di meglio (o di peggio?), ma il Suo, quello di “Adua Villa © (Sommelier)”, ricorda curiosamente la foto: ammicca, promette, ma non si concede mai del tutto. Ti lascia lì, insoddisfatto.

Visite: 3698

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *