La zia in gita

La zia in gita mi porta a casa una bottiglia. Ma non è contenta, perché secondo lei l’ha pagata tanto: 7,50 euro. E non è poi così convinta che sia buona: “ha solo 11,5°”. L’ha comprata nella hall del ristorante dove ha mangiato con centinaia di suoi colleghi dell’Auser. Pranzo ottimo, non c’è che dire: abbondante, saporito e al giusto prezzo. Il ristorante era quello de La Ruota Hotel di Pianfei (Cuneo), piccola località famosa per il suo presepe e per la gastronomia squisitamente piemontese… La bottiglia no, non era in linea né con il locale né con il contesto. Al di là del grado alcolico (indicatore di un bel niente). Si trattava di un dolcetto di dogliani, marchiato La Ruota Hotel, senza annata. Nel bicchiere aveva profumi acri e non gradevoli: un che di vegetale, di acerbo. Con un po’ di fantasia sentivi della frutta rossa: amarene, forse. Meno forse le lievi note balsamiche, non necessariamente piacevoli.  In bocca poi era magro, fresco ed acerbo. Squilibrato un poco. Nulla di che, insomma. Un vinello. Insufficiente: un cinque a sette euro e mezzo. Troppo. Aveva ragione la zia…
Visite: 942

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *