La prima volta

La prima volta che l’ho incontrato era notte fonda. Andrea ed io eravamo in un bar di Omegna. A bere vino. Avevamo appena finito una lezione sul vino. E ci era venuta voglia di assaggiare ancora vino. Maniaci. E così, una fetta di salame e del formaggio, altro vino nella notte deserta di provincia. E poi arriva lei: una bottiglia misteriosa, una falangina (di cui non ricordo nulla, davvero). Il cameriere ce la fa vedere. Attira la nostra attenzione. La stappa senza cavatappi. E poi la richiude: non è il tappo a vite, non è certo il sughero… è il mitico tappo in vetro. Lo prendo, lo guardo e poi incomincio a rimetterlo nel collo della bottiglia: lo appoggi, una leggera pressione e, tac, l’anello di silicone blocca il tutto… Bello, elegante, pratico. Ho finito la bottiglia del vino per conservare il tappo. Come era? Non me lo ricordo. Un mediocre con un tappo elegante. La mia prima volta col vetro.