La paniscia vendicativa

La paniscia novarese è un piatto sentito tradizionale che mescola riso, verdure, fagioli, salumi locali… nel novarese ogni famiglia, ogni contrada, ogni borgo o frazione, ogni cuoco… ne ha una sua versione, sentita coma quella “vera”. Più che una ricetta, un ciclo narrativo di quelli che nel medievo si tramandavano oralmente e si adattavano in considerazione di ciò che si aveva a disposizione e del pubblico. Si litiga spesso sulla “vera ricetta”, nel più tipico campanilismo italico. Una bella storia davvero, ma che una volta è costata il posto ad un dirigente della locale Atl… In una bella brochure (che conservo ancora) chi scrisse, chi controllò le bozze e chi pagò non si accorse che si diceva che la paniscia si poteva mangiare il giorno dopo, tagliata “a fette”. Non si specificava, ma così come si diceva, ricordava la polenta fredda. Eresia! Semmai, si doveva dire che, il giorno dopo, si può  riscaldare, al salto, in un padellino. Ne esce quasi come un tortino che si affronta poi con forchetta e coltello. Chi scrisse non cucinava, chi controllò le bozze neppure, chi pagò anche… Risultato: l’indignazione condusse il dirigente alle dimissioni. Forse le avrebbe date a poco, ma la paniscia “a fette” ne affrettò la caduta….

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