La capitale del pesce d’acqua dolce

 

Sul Lago Maggiore c’è una piccola capitale del pesce di lago. Si tratta di Solcio di Lesa, frazione di un paesello assai silenzioso, fatto di ville discrete, seconde case arrampicate fra i boschi, un piccolo centro storico, qualche locale, un’azienda assai famosa (la Herno)… Tutto però assai frammentato, mimetizzato ti viene da pensare. Ora questo borgo poco frequentato è diventato la capitale morale per la riscoperta del pesce d’acqua dolce in cucina.

Succede infatti che a Solcio di Lesa abbiano sede due delle poche cooperative di pesca del Lago. Da anni attive nella pesca e soprattutto da anni proprietarie di un punto vendita di pesce di lago dove, piano piano, sono state introdotte delle novità. In primo luogo la vendita di pesce già pronto, poi di piatti di pesce pronti da portare via (take away credo si dica), poi un ristorante di pesce (La Vecchia Scuola) di qualità ed ora un ristorante galleggiante ancorato nel porto di Solcio. Un bel locale popolare appositamente creato per l’uso. Lì, il venerdì, sabato e domenica mezzogiorno si può mangiare ciò che si compra. Al più si può comprare il coperto e il bere. Sullo stesso barcone ristorante (Da Gio’), alla sera e negli altri giorni, si può mangiare attingendo da una lista semplice basata però anch’essa sui pesci di lago.

Noi ci siamo andati ad una sera destinata alla stampa ed abbiamo mangiato bene. In cucina c’era lo chef Giuseppe Napoletano, un pugliese giramondo, che ha qui imparato ad utilizzare materia prima inedita nonostante sia prodotta in loco (a chilometro zero, come si diceva una volta; a filiera corta, come si dice ora) e disponibile per molti mesi dell’anno.

Cosa abbiamo mangiato? Un Coregone all’agrodolce, versione moderna dell’antico e conosciuto carpione: buona e delicata; la Trota, sia bianca che rosata, in carpione, sempre delicata; ed una sorprendente Trota di lago marinata al sale brunito con la crosta al rafano. Ottimi antipasti. Per i primi un piacevole Risotto con persico e zucchine mantecato al pesto e un altrettanto piacevole piatto di Gnocchetti al ragù di lago; i secondi, il secondo, era il grande Fritto misto di lago con verdure e salvia che da solo vale il viaggio. Ottima cena, bel locale.

Difetti? Bah!? Piccolezze ed assolutamente nascoste dall’ottimo cibo, soprattutto il Fritto, ma con piglio professorale elenco: il servizio molto “sportivo” anche se non sgarbato, la lista vini breve ma soprattutto priva di vini locali, l’acqua minerale non del posto… Piccolezze.

Un viaggio a Solcio di Lesa, nella capitale locale del pesce di lago, vale la spesa…

 

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