Il vino dello zio…

“Sembra il vino di mio zio…”: parola di Andrea, il telefonista. Non so se pensare bene o pensare male riguardo la sua affermazione: chi era infatti suo zio? Certamente un originale, visto che il vino che stavamo assaggiando lo era. Il Lambrusco Modena Igt Fontana dei Boschi del 2006 (anzi “autunno 2006” si leggeva sull’etichetta), 12,5° e un bel tappo di sughero importante, lo era certo. Non ho poi chiesto che giudizio portasse con sé quello “lo zio”, ma a me il vino non è piaciuto: non l’ho detto chiaramente, ma non mi è piaciuto. Ma non è un giudizio sullo zio, comunque, che ha diritto ai suoi gusti. Perché non mi è piaciuto? Perché aveva profumi acetici, forse non proprio aceto ma acre che ricordava una mela acerba. Con un po’ di tabacco sul fondo. In bocca, poi, mi faceva pensare a certi vini fatti in casa, con un agro fra aceto e mela acerba. Buono?  A me non è piaciuto: ma forse era la bottiglia. Anche, perché ho poi trovato sulla rete una recensione entusiasta dell’annata precedente e del produttore: leggetela qui. Che avesse ragione lo zio?

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