Per nulla accomodante, elegante nella sua elettricità… Profumato, fresco, deciso: davvero un vino sorprendete il Lanson Green Label che ho trovato per caso lungo la mia strada. Davvero originale ed intelligente, anche se davvero da trattare coi guanti: aperitivo ricco, pranzo estivo, brindisi guascone. Poco zucchero, molti aromi. Poi ponetevi delle domande sul biodinamico (moda o realtà?). Intanto leggete cosa si dice sul sito dell’azienda italiana che lo commercializza:
“champagne prodotto utilizzando esclusivamente uve biologiche allevate nel cuore della Valle di Marne… non solo la scelta di un’agricoltura biologica e biodinamica ma anche la decisione di utilizzare carta riciclata per l’etichetta e un vetro più leggero per la bottiglia. Il brillante color verde della croce Lanson… Tredici ettari, destinati a diventare 15 nel giro di pochi anni, dei 60 attualmente dedicati all’agricoltura biologica nella Regione della Champagne… Il frutto di questo lavoro è uno champagne che è l’espressione più autentica del Terroir, vivace ed elegante. Come tutti gli champagne Lanson anche in Lanson Green Label l’assenza di fermentazione malolattica preserva l’originale purezza e freschezza delle uve che, dopo tre anni trascorsi nelle Cantine della Maison, mostrano tutta la loro raffinatezza e aromaticità. Al naso Lanson Green Label esprime note intense di pera, pesca e ribes nero, accompagnate da profumi di agrumi e spezie e da un fondo di aromi minerali. La frutta matura si ritrova al palato e si fonde armoniosamente con la mineralità, che anticipa un finale fresco e lungo, ricco di note speziate e di frutta esotica. Il brillante color oro, arricchito da sfumature ambrate”.