Il Gioco dell’Etilometro

Il Gioco dell’etilometro può assumere varie forme: rettangolare, quadrato, elettronico da parete, da banco con cannucce… Tante forme, ma mai belle. Perché è un gioco d’azzardo, perché è in gioco la tua esistenza da cittadino. Se perdi la patente, infatti, sei rovinato: con che mezzo vai al lavoro se non abiti in città? con quale vai a fare la spesa? con quale porti a spasso la tua bella/bello? I taxi non sono stati liberalizzati e costano troppo per molti, i mezzi pubblici non arrivano ovunque e non sempre, gli amici spesso sono solo conoscenti… “bad game”. Io ho provato due giochi dell’etilometro, al Vinitaly: uno rettangolare della Federdoc ed uno quadrato della Francoli. Imposto il primo, facendo scivolare il cartoncino esterno fino alla finestrella dei bicchieri di vino: quattro, direi che sono quelli che bevo in una cena fra amici. Segno 90 chili di peso, perché oltre non va. E ne risulta che ho un tasso alcolemico dello 0,5; 0,7 se fossi a digiuno (ma un aperitivo è digiuno?). Stessa operazione con il gioco della Francoli, quadrato con ruota. Ruoto con gli stessi dati. Ne risulta che ho nel sangue una percentuale dello 0,4. Come è possibile? Il dubbio cresce guardando fra le righe: nel Gioco della Federdoc si calcola su un bicchiere standard (0,1 cl) di un vino ad 11° (in verità sono proprio pochi i vini con questa alcolicità) e quello della Francoli su di un bicchiere da 0,1, però a 12° (più credibile). Il Gioco Francoli non distingue digiuno o no. Entrambi i Giochi, però, ti dicono che sono “buona approssimazione” (FD) o “livello indicativo” (F). Insomma, non sono validi… Mi trasferisco a vivere a Londra: taxi a basso prezzo, livello alcolico allo 0,8: là il gioco è meno rischioso!

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