Un Posto Brutto

Ieri sono andato all’Ikea di Corsico, dopo tanti anni. Il posto in sé è sempre molto bello: una “città” ideale fatta di case colorate, leggere e gradevoli; abitate da gente cordiale e gentile; arredate con tanti oggetti belli dai nomi vichinghi, che possono essere tuoi con poco, che amano (un poco) la natura. La musica è d’ambiente, rilassa; la gente guarda e tocca e si siede e sorride.Tutto è leggero, aereo. Sembra di essere a Zenobia del libro di Calvino.

Quando esci, però, l’impatto è duro: una viabilità a gomitolo, strade dissestate, fabbriche in disuso, immondizia ovunque ed inferriate alle finestre. Un posto brutto che tanto contrasta con l’ideale del grande centro che hai appena lasciato. Non so, ma nessuno lo nota? A me il contrasto non è piaciuto. Che serve predicare il bello in un posto brutto? 

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