Lidere, Lidere e Lidere Ancora

Dopo aver pubblicato sullo stato di whatsapp uno strafalcione da menù (“Tar Tar di Fassana”),

Laura mi ha raccontato una simpatica storiella gastronomica. Molto cerebrale. Nel suo stile direi. La mia collega amava frequentare i locali cinesi, quelli “scrausi” di una decina di anni fa. Non quelli “fighetti” di oggi. “Quando i ristoranti cinesi erano davvero ristoranti cinesi e ti regalavano i gadget a fine pasto, ordinavamo tutto ciò che era scritto sbagliato: tipo il gonchio con le verdere (ah ahahahah ndr), che sarebbe lo gnocco; oppure l’insala o il pesce alla pistra… E poi c’era anche una magia che faceva diventare ‘Crodino è Campari”. Ah Ah, bei tempi davvero: li ricordo anch’io. Ma io non ho mai avuto il piacere di scegliere con questo sistema. Laura ricorda poi che “ovviamente per ordinare senza ridere era un problema… C’era questo posto che era il ristorante Long Feng ma per i locali di Intra del secolo scorso restava la Pizzeria Statuto, vicino alla caserma della finanza. Ed era un posto di quelli dove uscivi e puzzavi veramente di fritto e per veramente intendo veramente. Quindi sembrava di entrare in Cina. E c’era l’arredo con le Pagode e tutte quelle cineserie lì. Stupendo! Non ricordo molto altro: sono passati tanti anni”. Ed oggi? “Si sono un po’ adeguati alla modalità “all you can eat”, ma sempre mantenendo tutte le cose fetide da ristorante veramente cinese…”. Ah ah aha… tipo? “Tipo la puzza di fritto, il regalo alla fine ecc… Però non ci sono più gli errori di battitura. Allora, invece, usavano il metodo bendati: cioè mettevamo il dito a casaccio sul menu a occhi chiusi, mantenendo però come criterio numero uno gli errori di ortografia per l’ordine dei piatti… Eh niente, fine. Era bello. Era un problema perché non riuscivamo a stare seri… Ah poi c’era anche ‘sta cosa che io e Giorgio ordinavamo ed ordiniamo sempre le cose col nome strano. Tipo alle bancarelle c’erano delle caramelle che si chiamano ‘sucai’”. Buone? “Figurati, facevano anche pietà ma non potevamo  non ordinarle. Perché il bello, la sfida era ed è ordinare senza ridere. L’altro giorno c’era una bancarella a Pallanza con frittelle e caramelle e ho chiesto i sucai. Ma non li aveva portati perché ‘vanno meno’. Ora credo ci sia solo una Rosticceria fedele allo stile cinese della prima ora. Ha anche l’acquario dentro, un bambino nel passeggino e l’altro che gioca dietro al bancone. Non ci sono più errori di battitura, ma vuoi mettere gli Spiedini Budda Seduto!”. E cosa saranno mai? “Non lo so, ma se passo li ordino di certo!”.

Mah, magari passo prima io.

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