Elucubrazioni da pizzeria

Pieno di sensi di colpa: sono sempre assente, egoista, distratto… (un uomo, insomma), esco con Monica e Filippo. Andiamo in pizzeria, ad Omegna. L’occhio mi cade su un vino bianco, l’Arneis Roero 2004 di Prunotto. Tredici euro. Conosco il logo aziendale, con quel bel sole raggiante, ma non il vino. Che è profumato, corposo (12,5°), molto equilibrato in bocca. Fin troppo, per i miei gusti. Avrei preferito un’acidità più spiccata. Ben diverso, infatti, il galiziano Rias Baixas Albarente do –la doc spagnola- del 2004, 13,5 gradi dichiarati. Produttore Valminor. Comprato in un’enoteca di Granerolo di Gravellona Toce, per dodici euro. Si tratta di un vino bianco con profumo ricco e dotato di un bouquet di frutta in cui si distinguono la pesca, la frutta a polpa bianca, gli agrumi… in bocca è pieno e di spiccata acidità. Ha un gusto lungo, in cui esce la pesca acerba. Buono, per nulla accomodante. Monica annuisce; Filippo intinge le patatine nel ketchup.

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2 thoughts on “Elucubrazioni da pizzeria

  1. Quando imparerai a conoscere il vino, non farai certe scelte, perlomeno in una qualunque pizzeria.

    devi certi locali, e tu sai per raccontato quali, dove puoi degustare qualcosa di discreto a prezzi certamente concorrenziali.

    ciao un amico

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