Due amici

Me lo aveva promesso l’amico Nino, di Marsala, ma non l’ha mai spedito. Alla fine, per curiosità, l’ho comprato per quattro euro. Il siciliano Nero d’Avola Aquilae igt del 2004, Cantina Sociale Viticultori Associati, è –come promesso- un ottimo vino, dal colore intenso. Dichiara 14 gradi, approssimati per difetto. Il profumo è di alcool e marmellata di frutta rossa, con lievissima nota speziata di legno e tabacco. In bocca è asciutto, corposo -ci mancherebbe altro- con un gusto pieno in cui si riconosce nuovamente la marmellata (more?). La cosa più sorprendente è che, nonostante i valori così alti: alcool, corpo, estratto… è un vino equilibrato. Ottimo, anche se me lo sono dovuto comprare. Qualche dubbio, invece, sul Grignolino d’Asti doc 2004, 12,5 gradi, della Cantina Sociale di Casorzo. Me lo ha dato mio fratello, da assaggiare: ha un amico che sostiene essere il miglior vino della categoria a quel prezzo (tre euro). Però, in primo luogo il vino ha una etichetta terrificante: un’immagine di altri tempi: l’uomo che vuota la gerla nel tino di fermentazione. E se qualcuno davvero credesse che il vino si fa così: con raspi, foglie, tutto?! E poi ha un colore viola come sfondo, davvero poco augurante. Detto questo, il grignolino è povero di profumi: un po’ di frutta, alcool in evidenza e una lieve puzzetta che però piano piano sparisce… Insufficiente. In bocca, però, è meglio. Decisamente meglio. Ha gusto di ciliegia, è asciutto ed equilibrato. Buono. Nel complesso, più che sufficiente. Un’amicizia rotta? No, se si turano il naso.

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