Disegni

Una sera di metà gennaio, mi hanno invitato a Pogno per presentare un Sizzano doc del 1999, prodotto ed imbottigliato dall’Azienda Agricola (biologica) Bianchi; 12,5°. Pogno è diventato un “Paese dipinto”: tanti affreschi artistici rallegrano ora le vecchie case dell’anonimo paesello. Decorano anche la controetichetta del vino in questione. Una classica interpretazione locale: un bel po’ di nebbiolo e poi uva rara e vespolina. Il vino ha profumi lievi, prepotenza di alcool. In bocca è invece equilibrato, asciutto. Dal buon sapore di frutta rossa. Piacevole. Anche se a Pogno l’hanno servito troppo freddo. Mentre parlavo con Bruno –che mi faceva da chaperon- il pensiero mi è andato al Cabernet Sauvignon Corpo della Cantina Sociale di Maranzana. Ha un’etichetta molto bella. Una donna che nuota verso l’alto in un’atmosfera liquida dai mille riflessi colorati. Pennellata curva stile Previati. Il vino dell’annata 2003 (14°) ha netti profumi erbacei ed in bocca è corposo ed asciutto. Di buon sapore: esotizzante quanto basta per sognare viaggi, quadri e vite originali…

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