Cucinare col Viagra

Un libro usato, pescato su una bancarella, mi ha restituito il ricordo di una storiellina un po’ boccaccesca di qualche anno fa. Leggo infatti su “Il segreto dell’uovo sodo” di Len Fisher, che nel 1998, secoli fa, un cuoco assai furbetto mise in carta una Piccata di manzo in salsa di Viagra, infusa con aceto di fichi ed erbe aromatiche… finché la legge glielo permise. Leggo infatti sul Chicago Tribune del 19 agosto di quell’anno che Jean-Louis Galland of the Hotel de la Renovation in Thonon les Bains had been serving a “beef piccata in Viagra sauce infused with fig vinegar and herbs” at his hotel’s restaurant since last Sunday. “I want to make my customers happy, particularly grandpas and their wives,” Galland told the daily Le Parisien. Galland had been using one-fifth of a 50 mg pill per serving in the dish, which was provided only to consenting adult diners, until his stock was seized on Tuesday by two inspectors from the consumer protection department”.

Chissà com’era? Buono? E l’aceto di fichi chi l’ha mai assaggiato? Funzionava? Quest’ultima domanda avremmo dovuto poterla fare ai nonni clienti di Galland. O alle nonne. Intanto, però, scopro che proprio a quest’ultime, le nonne intese come femmine, ci hanno pensato gli inglesi di Licktators, con un gelato al cosiddetto “viagra per il piacere femminile”, cioè il rosato confetto di Addy.

Devo dire che l’abbinamento dei due afrodisiaci è ben calato nell’immaginario collettivo: blu e carne per lui; gelato e rosa per lei!

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