Germana e il Cardamomo

La mia amica “multiventenne” Germana ci ha invitato a pranzo: cinque maschi rumorosi e sbevacchioni. In cambio del nostro “rumore” cameratesco (chissà perché mi veniva in mente Ernst Junger e il suo “Diario di Guerra”) ci ha preparato uno dei suoi sontuosi piatti. Sempre così: apparentemente semplici e in realtà ricercati e complessi. Alta cucina. Alla mia sinistra un coniglio alle pere, ottenuto lasciando una notte a bagno in vino rosso e spezie il coniglio già tagliato. E che spezie! Fra le tante il mitico cardamomo, una delle spezie più costose e, aggiungo io, difficili da usare e poco usate nella cucina italica. Si scola, si filtra il tutto e si cuoce, aggiungendo alla fine delle pere croccanti tagliate a pezzettini. Grande piatto rinascimentale. Dove lo avrà imparato? Alla mia destra un delicato risotto pere e taleggio che faceva da contraltare al saporito coniglio. Si fa tostare il riso a parte, poi si unisce al soffritto e si bagna con brodo vegetale a cui si sono aggiunte le bucce di pera. Alla fine si aggiungono le pere a pezzetti e si manteca con poco taleggio. Coniglio alle spezie e risotto coi frutti: l’’abbinata era grande, come sempre. 

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