Con cosa sono fatti gli Gnocchi Ossolani?
“Ah, mi scusi: lei è quello del prosciutto?”. Per un instante non risposi, non sapevo chi avevo di fronte. Erano i giorni della polemica scatenata dall’”Eco Risveglio”, rivista che aveva preso così com’era un mio post dell’aprile 2011 e l’aveva pubblicato senza nulla chiedermi. Avevo ricevuto una decina di mail fra l’imbufalito e il piccato. E non sapevo cosa pensare dell’omino che mi chiedeva a viva voce, in una giornata plumbea di maggio, lì ad un distributore automatico sul Lago Maggiore, se fossi veramente io. Ma, prima ancora che rispondessi, continuò la sua frase. Convinto, credo, dal mio silenzio: “Ha visto con cosa fanno g li gnocchi all’ossolana”. “No” risposi. E lui: “Vada a vedere… vada a vedere. Altro che naturali!”. Poi mi salutò e se ne andò… lasciandosi dietro delle parole misteriose.
Nelle settimane successive, ho comprato nei supermercati gli Gnocchi all’Ossolana, dei due produttori principali: Delizie Ossolane di Ossola Salumi & Formaggi snc e del Pastificio Ossolano snc. Nel loro genere, entrambi buoni. Un po’ più elastici i primi, se proprio. Ma se gli gnocchi non li fai sul momento, sono tutti così. Poi per mesi ho seppellito le etichette in una borsa. Pigrizia. Ora le ho ritrovate e le ho finalmente lette con attenzione.
E cosa contengono? Sempre che nel frattempo non siano cambiati… Contengono un po’ di chimica legale, sostanze che servono per conservare, emulsionare, aromatizzare… Le cose che colpiscono, semmai, sono due: 1) che gli ingredienti sono identici e che il produttore è in realtà uno solo: il Pastificio Ossolano; 2) che la ricetta contiene “aromi naturali”, senza specifica (di castagna? di zucca? di patata?), segno comunque di scarsa presenza di gusto-profumo negli ingredienti. Ma credo che ciò derivi da una scelta aziendale: dare un prodotto sano e più buono possibile ad un certo prezzo.
Ecco l’elenco, ma non fatevi inquietare, nulla di insano: si parte da una “Purea di patate” realizzata mescolando e cuocendo “(acqua, patate in fiocchi, stabilizzante disolfato disodico, conservante sodio bisolfito (si trova anche nei vini ndr), acidificante acido citrico, antiossidante palmito di I-ascorbile, aromi naturali (di patata? ndr))” a cui si aggiunge “farina di grano tenero tipo 00, farina di castagne 9,6% minimo, fecola di patate, zucca 2,5% minimo, sale, burro, olio di semi di girasole, conservante acido sorbico” ed infine si spalmano di “farina di riso”.
Molto lontanti dalla ricetta casalinga, vero? Ma se si vuole la comodità di un prodotto già pronto, economico, conservabile… si devono accettare le risposte della scienza. Sennò si fanno in casa: si sporca, si impegna tempo, si consumano subito… Si lavora in più di uno e ciò potrebbe essere anche divertente :-).
ne ho trovati degli altri, sempre però del Pastificio Ossolano che sono leggermente diversi: “purea di patate (acqua, patate in fiocchi (emulsionante E471, aromi naturali)), farina di grano tenero tipo 00, farina di castagne 10,5% minimo, fecola di patate, zucca 3,2% min., sale, burro, olio di semi di girasole, conservante acido sorbicoi, spolverati con farina di riso”.