Cibo hard, sensazioni soft…

Sono ospite da mia mamma da alcuni giorni e lì, da lei, impera il cibo degli hard discount. Per lei, e credo per molti della sua generazione, il prezzo è la costante delle sue scelte. Va solo nei supermercati “hard”, ma neanche in quelli famosi: in quelli “sottomarca”, a loro volta più “hard”, se così si può dire…
E’ tutto un ingoiare formaggi freschissimi di ogni dove provenienza (un tipo grana arrivava dall’Ungheria, un altro tipo toma dalla Germania), privi di profumo, di sapore, di alcunché: solo una sensazione di pastoso, di grasso, da bolo appiccicaticcio…; e poi biscotti dolcissimi superzuccherosi all’olio di palma; e salami morbidi di difficile taglio e dal gusto inesistente; e carne di maiale con note acide in bocca (meglio non annusare); e vini privi di profumo e di gusto disequilibrato…
Stasera ho provato la cioccolata “hard” e mi sono trovato in bocca una non morbidezza, un non armonico sapore, un che di sgraziato… Ho lasciato lì e non ho neppure visto da dove arrivava. Probabilmente da un “fatta da KKK per conto di XYZ”…Mah!?
Divertente pensare che supermercati così “hard” diano sensazioni così “soft”…

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