La Cascina Fontana, agriturismo in quel di Sizzano (No), ospita ogni anno una rassegna cinefila. Ed ogni anno m’invita alla conferenza stampa. Ed io ci vado perché dopo si mangia. Ed è buona cosa.
Anche quest’anno è stato così: conferenza stampa, domande, colleghi giornalisti, aperitivo e tavola! La novità di quest’anno era un giornalista settantenne, conosciuto, assai arzillo e noto per esserlo, che parlava solo di donne. Donne, donne, donne… possibilmente giovani, molto giovani, assai giovani. Anche troppo. La serata è stata intessuta dai sui ricordi, dalle sue riflessioni, dalle sue narrate performance… E i riferimenti sexual si sono accumulati fra una portata e l’altra… Roba da “adulti e vaccinati” direi.
Non c’erano abbastanza genitali narrati per impedirci però di apprezzare l’ottimo antipasto e il sorprendente Risotto alla lavanda e tiglio (direi che era stato bagnato da un decotto di tiglio, mentre la lavanda è stata aggiunta); i vini di loro produzione non sono male: il Rubeo Clemens colline novaresi doc (mix di nebbiolo, uva rara e vespolina) profumava di frutta, in bocca era caldo di alcol, ancora un po’ aspro. Giovane. Troppo giovane, come le narrate donne del collega arzillo…
La serata si è chiusa con un semifreddo con scaglie di cioccolato. Mentre lo succhiavo-masticavo-palatavo, le scaglie sembravano scricchiolarmi in bocca. E mi è venuto in mente il figlio di Stefano che definisce queste curiose sensazioni con il neologismo “cruciolato”, “crociolato”. Sì, quello era proprio un gelato “crucioloso”!
Cani, cazzi e gelato crucioloso
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