Caffé nella notte

Filiamo nella notte, in autostrada: Massimo ed io, verso est. Più o meno a mezzanotte e mezza ci fermiamo in un autogrill poco prima di Vicenza (o dopo Brescia, non ricordo). Massimo mangia un camogli e beve una coca; io sorseggio un caffè caldo e penso ai chilometri da fare. L’occhio scorre fra gli scaffali ed intercetta nel frigo due piccole lattine argentate. Le firma la illy, un nome, chiamandole “issimo”. E promettono di contenere un caffè freddo, con latte (200ml) o senza (150ml). Compro quella senza latte e, ancor prima di berla, mi dà una scossa: costa 2,60 euri. Ovvero, come tre caffè espressi. Cara, tanto cara. Comunque, la prendo e la porto in macchina con noi. Un paio di ore dopo, la stappo e la bevo. È un buon caffè freddo, zuccherato. Gradevole. La lista degli ingredienti è come al solito una litania in parte incomprensibile (come certe preghiere di Chiesa): “acqua, zucchero, estratto di caffé (2,4%), correttori di acidità citrato tripotassico e carbonato acido di potassio… Caffè illy 100% Arabica. Senza conservanti”. Viene prodotta in Danimarca, Paese di cui non sospettavo le doti di caffè “maker”, ed è frutto di un accordo fra la Coca Cola Company e la illy di Trieste. La joint venture è nata nel marzo del 2008 “con l’obiettivo di lanciare sul mercato tre nuovi prodotti a base di caffè pronti da bere (ready-to-drink – RTD). Ilko Coffee International, questo il nome della joint venture che ha proposto un nuovo prodotto ai consumatori a partire da Aprile 2009 in dieci Paesi europei tra cui Austria, Croazia, Grecia ed Ucraina”. Ecco come nasce la mia lattina notturna. La guardo con ammirazione, ma penso che per la stessa cifra mi preparerò per il prossimo viaggio notturno un thermos di caffè casalingo; oppure cercherò un autogrill che regali il caffè ai “night drivers”. E poi il caffè lo bevo senza zucchero…

illy-issimo

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2 thoughts on “Caffé nella notte

  1. L’estate scorsa ero in ferie in Grecia, e lì ho avuto la primizia di assaggiare questo prodotto della Illy. Infatti era presente sugli scaffali dei supermercati e il prezzo mi pare fosse in linea con quello attuale.

    Paolo

  2. 🙂 Il prodotto non è male e non sarebbe male -per il nostro Paese- se si affermasse in modo planetario. Ma io lo trovo troppo caro e poi non mi piace il caffè zuccherato. Grecia? Certo, l’accordo è stato fatto con la Coca Cola ellenica…

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