Bollicine “Pop Art”

Bollicine “Pop Art”

Come in un’opera di Warhol, il basso diventa alto e il comune diventa prezioso, cultura popolare e cultura alta si mescolano senza soluzione di continuità… e tu mescoli patatine fritte industriali con uno spumante “high life”, metodo classico, assai facile da bere e da ribere… fascia media di prezzo (sui 35 euro la bottiglia).

Mi spiego e spiego la ragione delle mie riflessioni. Ieri sera ho dato appuntamento a tre amici al bar, tardi, verso le otto, per parlare di alcune cose. Ero stanco, nervoso, affranto dalla burocrazia scolastica… abbiamo ordinato la prima bottiglia di Blanc de Blac Contratto, del 2009, consigliati dal barman, Marco. Abbiamo parlato, sorseggiato velocemente e assai gradito questo metodo classico che dichiara un 100% di uve chardonnay: spuma non impegnativa, profumi delicati e in bocca una morbidezza che ben si abbina alla freschezza e ad una nota amarognola sul finale. Buono. “Da dipendenza”, ha detto l’Innominabile. Da una chiacchiera all’altra, da un progetto ad un altro… sono arrivate le nove e così abbiamo chiesto al barman di farci qualcosa da mangiare, che di andare a casa non era più il caso. Ed ecco una bella tavolata da bar, stile “pop”: alette e cosce di pollo al forno, patatine fritte da forno, formaggio, pane gelo tagliato a tocchetti… e noi, via, con altre bottiglie di questo magico Blan de Blanc, fatto in Piemonte con uve lombarde, dell’Oltrepo (ma io ci ho sentito dentro anche del pinot bianco. Illusione?). Abbinamento assai discutibile, improbabile: patatine fritte, pollo e metodo classico. Ma ci è piaciuto assai ed è stata una cosa curiosa. Quando siamo andati infatti a pagare, abbiamo sorriso: tre quarti del costo erano da imputare al vino! Ah ahaha… la cultura “pop” ha un prezzo!

Visite: 1112

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *