Galateo in Movimento

Mi ricordo ancora le interessanti discussioni con il maitre Luigi Patrone, mio maestro del vino: chi si doveva servire per primo, chi assaggiava, il menù senza prezzi alle donne, il ruolo di frati, preti e donne. 

Così, ad occhio: prima un vescovo, poi un abate, poi la donna più anziana… anzi no, non la più anziana che si poteva offendere, la prima sulla destra servendo… poi il vino a chi l’ha ordinato, poi la prima donna in senso antiorario… poi i menù senza prezzi per la/le donne… etc etc

Sento che è stato sollevato il caso del menù senza prezzi (“blind”, cieco) da parte di una food blogger, in nome della parità dei sessi. Discussione curiosa ed interessante, come quelle che feci con Luigi. Ad alcune donne piace sentirsi coccolate dall’uomo, una volta ogni tanto o tutti i giorni; e non si risentono così del menù differenziato. Altre, invece, a volte o tutti i giorni, pretendono la parità di trattamento. In tal caso la signora può chiedere il menù coi prezzi e il cameriere glielo darà. 

Nella vita di tutti i giorni, capita che a volte paghi lei e volte lui. Che a volte lei si faccia viziare e lui la accondiscenda. Un galateo in movimento, direi.

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