Il paese di Barolo è Città del Vino 2021. Non è un gioco di parole, ma il premio che l’omologa associazione italiana attribuisce ogni anno ai comuni vitivinicoli italiani, seguendo parametri qualitativi e quantitativi. Sette erano le candidature: Duino Aurisina (Friuli V.G.), Bianco (Calabria), Montepulciano (Toscana), Montespertoli (Toscana), Taurasi (Campania), Tollo (Abruzzo) e, appunto, Barolo in Piemonte.
“Insignire Barolo del titolo Città Italiana del Vino 2021 – ha detto Floriano Zambon, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino- è il riconoscimento del lavoro e dell’impegno del Comune nel aver saputo valorizzare l’indissolubile legame del suo territorio con il vino e l’enogastronomia oltre, naturalmente, a premiare le sue produzioni di eccellenza… un territorio di qualità, anche dal punto di vista della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, oggi anche Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco”.
“Nella mia veste di vicepreside di Città del Vino -ha sottolineato Stefano Vercelloni di Sizzano– non posso che essere d’accordo con quanto esternato dal Presidente Zambon. Visto che sono anche Coordinatore regionale Piemontese dei Comuni Città del Vino sono ancor di più orgoglioso del risultato ottenuto dal Comune di Barolo e dal Piemonte vitivinicolo“.
Bravi.