Segnali di Alcolismo?

In una settimana ho parlato due volte di alcolismo e una sera di queste sono stato a cena da amici dove ho bevuto un po’ tanto e la mia bocca si è riempita di spropositi: quasi un superio che cercasse di solubilizzarsi nell’alcol. Il giorno dopo mi sono chiesto: “ma sono alcolizzato? Ho bisogno di bere per dire certe cose?”.

Bho, non credo. Semmai sogno una vita un po’ diversa (non troppo diversa in verità) e con l’alcol i miei desideri diventano realtà, a parole. Debbo stare più attento. Bere ma vigilando sulla lingua. E lavorando da sobrio affinché la vita cambi. Come tutti, direi.

E l’alcolismo? L’ho incontrato sulla mia strada tre volte: un parente scomparso, un ex collega di lavoro e un ex socio della mia pro loco. Nei primi due casi ho fatto fatica a capirlo: eleganti, discreti, imprevedibili; nel terzo era troppo palese. Se mi facessero la domanda: “come fai a capire che c’è un problema di alcool? “, risponderei: “guardate se scompaiono più volte durante la giornata”. Sì, perché questa è la caratteristica che li accomuna: tutti sparivano ogni tanto. Andavano a bere. Di nascosto. In un bar vicino, in una stanza da soli… Le scuse erano serie: lavoro, telefonata, impegno improvviso, commissione… Ma se facevi attenzione, se fate attenzione, le scuse non reggono. Poi, c’è sempre qualcuno che li vede e te lo dice. In maniera laterale, ma te lo dice.

In ogni caso, quando sono in compagnia bevono molto anche loro, ma, paradosso, sembrano più normali dei normali ebbri. Ecco, per ora non sono alcolizzato, ma semmai scemotto.

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