Abbinamenti surreali

Mi piacerebbe vedere quel giorno…

And I will love to see that day/That day is mine/When she will marry me outside/With the willow trees/And play the songs we made/They made me so/And  I would love to see that day/Har day was mie…”. La canzone dei Beirut, “Postcard from Italy”, suona malinconica e parla di un amore passato ma non dimenticato, di nostalgia ma anche di felicità di averlo vissuto. Un po’ come diceva De Andrè: “è stato meglio perderti che non averti mai incontrato”, che fa il paio con i versi “The time we had/…/Were not all bad”. No, davvero bella canzone che la Società Agricola Quota 101 abbina al loro Serprino Colli Euganei doc. Un vino leggero e piacevole che ho assaggiato a Marostica, trovandolo gradevole al naso, fruttato, equlibrato e fresco. Leggero di alcol e leggermente frizzante. Da uve glera, cioé quelle che fino a poco fa venivano chiamate uve prosecco. Leggo sulla scheda tecnica che  di abbina ad “aperitivi ed antipasti. Accompagna pesci o primi piatti leggeri”. Corretto, ma più difficile capire l’abbinamento con la nostalgia, gli amori finiti, il rimpianto, la dolcezza-amara del sarebbe potuto essere e in parte è stato che ritrovo nella canzone dei Beirut

L’Azienda ha però l’andazzo brillante di un progetto moderno e giovanile, da cultura “pop” contemporanea, cittadina verrebbe da dire. A partire dal logo aziendale: pulito, facile da memorizzare, riconducibile senza troppo sforzo ad una stilizzazione estrema; per poi passare al sito: ricco di foto, informazioni, testi; ma c’è anche il blog, c’è Facebook e Twitter e così elencando…

E’ una “nuova azienda agricola dei Colli Euganei (Padova). Silvia e Roberto Gardina, figlia e padre, sono titolari dell’azienda, e lavorano con Paolo Grigolli, enologo ed Enzo Corazzina, agronomo. Quota 101 si trova a Torreglia nella frazione di Luvigliano, in provincia di Padova, nel Parco Regionale dei Colli Euganei. 101 sono i metri sul livello del mare. Oltre a Silvia e Roberto, le persone di Quota 101 sono Natalia (mamma) e Roberta (sorella). I vini prodotti da Quota 101 sono: Malterreno Bianco Veneto Igt (65% Tai e 35% Garganega); Prosecco Doc; Serprino Colli Euganei Doc. I vigneti hanno in media 30 anni, la raccolta delle uve è manuale, il terreno argilloso e calcareo e l’esposizione del sole è a sud-est. L’azienda si sviluppa in circa 20 ettari di terreno”.

Leggo che “Quota 101 è un’azienda giovane che vuole sollecitare ad un nuovo modo di vivere il vino”. Ed in effetti è vero, trovo nel sito anche un “Manifesto”, anzi “Il Manifesto dell’Avanguardia Bucolica” che vira verso l’irrazionale, il surreale e l’arcadico. Leggiamolo:

“1. Scegliamo di bere accompagnati da una canzone o un film. Senza recensioni. 2. Un bicchiere di vino è generatore di cultura, che nasce da un gesto d’amore per la natura. 3. Una certezza: il vino è veicolo di idee e incontri. 4. Ascoltiamo, cerchiamo, impariamo: è nell’incrocio con altre storie che il vino crea l’emozione di un’esperienza vissuta. 5. Preferiamo un bicchiere abbinato a lunghe chiacchierate. Con la famiglia o agli amici. 6. Alzi la mano chi non crede che un vino sia ancor più buono dopo un giro in bicicletta o cucinando insieme. 7. Ci piace vivere ecologicamente e seguire (con pazienza) il ritmo della natura. 8. L’ombra di un albero di ulivo è un ottimo posto per ritrovarsi. 9. Quello che fa la differenza è non avere risparmi in termini di qualità e energia. 10. Ci interessa raccontare il vino in modo nuovo, in continuo confronto con l’altro e gli altri.”

Quel “senza recensioni” spiega forse il perché di abbinamenti così improbabili fra un vino fresc, estivo, da gruppo… con una canzone intimista e -leggete anche voi- con un film esistenzialista, impegnato, freddo, solitario e selvatico (e di destra, mi verrebbe da dire) come “Into the wild” con Sean Penn…

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