Il vino di Cipro arriva da viti basse, nodose e vecchie che producono pochi grappoli d’uva. Poca roba e in una campagna in gran parte abbandonata per emigrazione, turismo, inurbamento… Eppure qui dicono sia nato il vino o perlomeno è qui che si fa uno dei vini più anticamente testimoniati: il Commandaria, un vino alcolico, ossidato, da uve surmaturate, passite, dai profumi caramellati, a bicchierini…
Nella zona di Troodos abbiamo partecipato ad una degustazione organizzata dalla cantina Lambouri. In apertura si è assaggiato il Lambouri Seaside Dream 2012, un vino bianco da uve locali. Profuma di agrumi, fiori bianchi, un che di ossido sul finale. In bocca è asciutto, secco, ma morbido; leggermente tannico, però, con sfumature acido-amare sul finale. 12 gradi. Discreto. Poi abbiamo assaggiato il rosso Lambouri Summer Blush del 2011, 13,5°. Mix di uve granacha (20%) e delle misteriose uve mauro. Ha profumi ossidati, terziari, lontani di frutta rossa, un che di rosa secca. In bocca è asciutto, caldo, un poco tannico, vecchio. Buono nel complesso. Terzo vino, il Lambouri Maratheftiko (nome anche dell’uva autoctona da cui si ricava) del 2007, un vino rosso barricato, che ha note di fumè e di legno, vaniglia sul finale. Forse frutta sottospirito. Marmellata. In bocca è asciutto, allappante, amarognolo, pieno e non del tutto equilibrato. Buono però. Importante. Quasi ottimo il Lambouri Cabernet Merlot del 2008, “the new age of cyprus wine”, ovvero un blend da uve cabernet sauvignon (60%), merlot (20%) e cabernet franc che passa dodici mesi in barrique miste, legni francesi e legni ungheresi. Ne esce un vino che ha un che di tostato, di bruciato al naso. Ma anche caffè, cacao, alcool (13,5°). In bocca è subito morbido poi vira verso l’asciutto, l’allappante, l’amarognolo. Un vino che scalda.
Tralascio le mie impressioni sui vini dolci e sul Commanderia. Nel primo caso perché non mi sono piaciuti; nel secondo perché se ne parla ovunque. Ah, ecco, mi dimenticavo come si fa il brindisi in greco: jamas! Sì, alla vostra!