Attàccati al tram

Non lo so da dove venga questo modo di dire: so che lo si usa per dire “vai e non rompere”, “arrangiati” e via sfumando… Mi viene sempre in mente quando entro nei ristoranti e nelle pizzerie, nella brutta stagione. Mi guardo in giro e non vedo, non trovo, non c’è… l’attaccapanni! L’unica soluzione è quella di appoggiare giacche e cappotti alla sedia. Ma è un pessima soluzione: molti locali sono stretti e le giacche sono sempre a rischio macchia; poi, se sei alto, come il sottoscritto, toccano per terra e si sporcano; e ancora, se usi cappotti od impermeabili, l’unica soluzione è piegarli e creare così una “mattonella” di tessuto che ti preme sulla schiena tutta la sera… Una soluzione di ripiego è quella di ammassare tutto su una o su un’altra seggiola libera. Magari di un altro tavolo. Ma è ovvio che non si può fare se il locale è pieno o se la tavolata è al completo… Insomma, un fastidio!

Nelle pizzerie, nelle trattorie, nei pub sembra essere la norma. Non ci sono attaccapanni! Oppure, in pochi casi, ci sono ma sono relegati lontano, in un’altra sala, nel corridoio… fuori dal tuo sguardo. E così tu, per non avere ansie, devi svuotare le tasche ed appoggiare chiavi e telefoni e quanto altro sul tavolo. Creando l’effetto “sono qui di fretta”, “sono qui a far vedere i miei beni” che non sempre piace… E poi, spesso, dove ci sono, gli attaccapanni sono in numero insufficiente per il numero dei clienti durante la cattiva stagione. Allora cappotti si ammassano su giacche a vento, con prevedibili scivolamenti e fastidiosi recuperi, altrettanto fastidiosi spostamenti di giacche non tue, appoggio instabile di guanti, sciarpe o cappelli usciti da chissà quale tasca. Uno spettacolo penoso e fastidioso. Non è possibile, dunque, che si dia così poca importanza a questo aspetto dell’accoglienza, dell’ospitalità? Perché?

Io non so. Per i ristoranti popolari credo sia una questione di spazio. Si sfrutta ogni angolo per mettere un tavolo e che i clienti “si fottano” con i loro cappotti, giacche, plastiche varie… che lascino il tutto in auto e che affrontino gagliardamente il freddo!

Nei ristoranti di qualità c’è un armadio guardaroba all’ingresso. Ed è presidiato dai camerieri, dal proprietario… che aprono e chiudono ed organizzano gli spazi. E’ una buona soluzione. I ristoranti popolari dovrebbero copiare, magari imitare, ridurre all’essenziale (una stecca porta abiti in metallo)… ma sempre “presidiando” i soprabiti dei clienti. Sarebbe anche per loro un bel accogliere, un bel sorriso per i clienti. Magari, poi, questi andranno in giro a dire che là si sta bene: si mangia tanto, saporito, si è ben accolti, si mangia senza fastidi aggiunti (ad una vita, direi, che di fastidi ce ne dà già tanti!). Coi panni attaccàti e non “attàccati ad un tram”!

 

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