Vincere la Noia per Fare Beneficenza

Vincere la Noia per Fare Beneficenza

Già, a volte per fare beneficenza bisogna vincere la noia; la noia gastronomica di una cena “già vista”, “già assaggiata”… Cosa dire infatti del misterioso Centrotavola Gastronomico (grissini? Pane? Pinzimonio? Cosa?) : ma non erano passati di moda i nomi evocativi e non esplicativi? Già! E poi una bella Insalata Russa con i Gamberi: presa al supermercato? Poi un Paté Tartufato (anche qui: supermercato?) e dei pur piacevoli Prosciutto Val Vigezzo, Salame e Mortadella Bontà di Magognino. Un Cotechino con Lenticchie (urca! E poi si mangia ancora?) e dei Vol au vent di fonduta al bettelmatt (anni Settanta direi). E ancora dei misteriosi Gnocchetti all’Armenville (che è il nome di un ristorante) e un Risotto Primavera (alle verdure). Ed infine Jambonette di Pollo con Patate a Puré e Fascinette di Fagiolini (Nooo, ancoraaa!). Dessert non specificato…

Meno male che ci saranno i vini delle Colline Novaresi (sempre più buoni anno dopo anno) e i miei allievi a fare servizio.

I soldi raccolti, dopo questa stucchevole maratona gastronomica (ma qualcuno ha poi calcolato le calorie, ha fatto il computo di proteine, grassi, zuccheri ed aminoacidi?), andranno a Favore del Reparto di Chirurgia Generale e Vascolare del VCO…

Bene. Per questo e solo per questo ne varrà la pena.

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