Verona si merita il Vinitaly?
Tante volte, in questi anni, mi sono domandato se Verona si merita il Vinitaly: una delle Fiere più belle che io conosca: snob e popolare insieme, vino ottimo e cibi buoni, tradizione ed innovazione spalla spalla, ricerca e passione… se un marziano conoscesse il mondo attraverso il Vinitaly, rimarrebbe innamorato della Terra. Io, che marziano non sono, mi limito ad apprezzare molto, tanto il Vinitaly.
Ma ecco, continuo il filo del discorso, prima o poi dalla Fiera ci devi uscire ed affrontare la città con i suoi prezzi alti, i suoi locali cari, i suoi problemi di traffico-parcheggi-multe-code-questuanti-bagarini e casino… Negli anni, in verità, le cose sono migliorate: i parcheggi ci sono, i vigili anche e sono bravi, i servizi pubblici abbondanti, tanti parcheggi… La Città, l’Amministrazione sembra aver investito, forse perché sa che è una Fiera importante che dà soldi, lavoro, prestigio, notorietà… un poco di tutto questo va a tutti i cittadini. Anche agli astemi.
Ma, basta poco per accorgersi che molti (pochi?) veronesi non lo capiscono e sono tutti concentrati, per dirla alla Guicciardini, al “particulare” piuttosto che al generale. Mercoledì, alla porta H della Fiera, con tranquillità, alcune macchine e furgoni stavano caricando per andarsene. Vero è che qualcuno (un ufficio tecnico di incompetenti, un assessore non ragionante, qualcuno…) ha realizzato sui lati del breve corridoio che dà alla Porta due ingressi auto e posizionato, di conseguenza, un divieto di sosta su entrambi i lati. Però la Porta H non è solo un ingresso, tanto più alla chiusura di una Fiera zeppa come il Vinitaly. Ed, ovviamente, mercoledì questa breve via di accesso era ingombra di auto e furgoni, perché dentro non si può andare e così un’auto bloccava momentaneamente uno dei due cancelli delle due palazzine sorte sul perimetro della Fiera (sorte o già lì? Non saprei, ma non importa ai fini del mio ragionamento), cosicché è arrivata una signora lì residente che ha incominciato a lamentarsi dell’auto, fermandosi nel centro della stradina ed impedendo a sua volta il flusso di auto. Nervoso e male parole all’indirizzo del proprietario dell’auto che si era allontanato per alcuni istanti e che, quando è tornato, è stato insultato a viva voce da un signore affacciatosi dalla finestra della palazzina. Risposte via via dall’imbarazzato al piccato ed una rissa che non è scoppiata solo perché il signore alla finestra si è ben guardato di scendere. Meglio. Brutta storia, comunque, brutte cose da vedere, brutta immagine della città…
Non so: vero che il signore (un espositore verosimilmente) aveva bloccato un cancello, ma -vivaddio!- è chiaro che nei giorni del Vinitaly queste situazioni si sprecano. Un po’ di pazienza e civiltà e tutto si risolveva. Non fa forse del bene anche al signore urlatore e alla signora sua sodale una Fiera come il Vinitaly? Magari loro non lo sanno o non lo vogliono sapere (e giocano alle vittime infastidite): alle casse del Comune, se mancasse questa Fiera, cosa verrebbe meno? Magari la cifra esatta per tenere aperto un asilo o per far girare due bus o aiutare degli anziani… o o o ma anche e e e. Ti metti ad urlare dietro ad un cliente che ti piazza l’auto davanti al locale, per un momento? No, non credo.
E poi: se le palazzine sono state fatte dopo la costruzione della Fiera, imprevidenti sono stati i costruttori, i tecnici comunali ed i compratori; se sono state fatte prima, imprevidenti nel realizzare l’area della Fiera e nell’accettarne lo sviluppo. Se non si poteva fare altro, direi che l’Amministrazione dovrebbe dire, ricordare ai signori delle palazzine alla Porta H (e a situazioni similari, se ci sono) che in alcuni giorni del Vinitaly il bene collettivo supera il “particulare” e che -dunque- in quei giorni la loro via serve a chi deve scaricare e caricare, perché sono “clienti”, “ospiti” della città tutta e non fastidiosi rompiscatole dei signori delle palazzine.