Un pomeriggio a villa Guelpa, Lessona. Fa caldo ma l’invito di Enza è perentorio: non puoi mancare! E così a mia volta invito Franca di Cigar Sense, perché si parla anche di sigari. Arriviamo e parcheggiamo fra i resti di una grande fabbrica abbandonata (tessile?) ed entriamo in quella che era la villa padronale, ottocentesca, con bel giardino all’inglese. E lì che si svolge il tutto. la manifestazione è gratuita ed è destinata a chi è del settore, a diverso titolo. Me compreso. Bisogna registrarsi prima. Gli operatori sono gentilissimi e disponibili. Bel posto, bella gente, buoni vini e liquori. Passiamo così un pezzo del pomeriggio ad assaggiare e ad incontrare gente. Fa caldo e si suda, ma è un “mal comune”. Qualche frammento di degustazione: lo spumante Nebule di Travaglini, il Kutu (diminutivo di cutulengu, matto in piemontese) di Johnson Righeira, al secolo Stefano Righi: buono e ben presentato con tappo a vite; l’ampia scelta di prosecchi di Zardetto: dal rifermentato in bottiglia al classico extra dry; il barbera di Braida… ma davvero tanti e buoni da ricordare tutti i vini presenti e che ho assaggiato.
Bisogna dunque ringraziare i proprietari di Villa Guelpa, a sua volta produttrice di ottimi vini, per l’impegno e i costi di organizzare ogni anno questo incontro. Imperdibile direi. La vita che rifiorisce, viene da dire, in mezzo alle rovine di un’epoca che fu.