Un Brindisi ad Adamo

Aveva il cognome/nome del primo uomo il mio amico Fernando. Vendeva vino ed era di una simpatia dirompente e di una generosità solare. Con lui sono andato anni fa a visitare il Castello di Ama, blasonata azienda vitivinicola in Toscana: bel borgo abbandonato e riadattato, strade bianche, ulivi e cipressi, viti e casali, colline e luce ovunque… bei giorni passati ad assaggiare, degustare, parlare, giocare a biliardo nel casale… abbiamo assaggiato tutto tranne un vino. Un vino prezioso. Un vino a base merlot. Uno dei primi merlot di Toscana. Un vino dal nome curioso, toscano: L’Apparita si chiamava e si chiama. Veniva coltivato su una collina ben esposta, con un curioso sistema di allevamento della vite a “V”.

Per anni l’ho incontrato in articoli, guide, enoteche assai costose. Ora finalmente sono riuscito ad assaggiarlo. L’ho incontrato e me l’hanno descritto come un vino, un merlot “chianteggiante”. Forse è l’annata, il 2014. Non so. Ma in effetti la morbidezza del merlot si apriva poi ad una certa vena nervosa, aggressiva. Buono, ma ancor più emozionante per il ricordo di quelle belle giornate e del mio amico di allora.

Un brindisi a te, amico di ieri!

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