Uccellacci ed Uccellini

Sono tornato dopo molti anni alla tenuta Podere ai Valloni di Boca (no), approfittando della sua adesione alla manifestazione Cantine Aperte a San Martino, idea del Movimento Turismo del Vino. Il luogo è sempre suggestivo: in mezzo a colline boscate, appena dietro a quel catafalco di fede del Santuario del SS Crocefisso, in mezzo a boschi abbandonati (che poi erano campi, terrazzamenti, campagna), in cima ad una collina coi vigneti che si aprono ad anfiteatro verso sud, circondata dal Parco Naturale del Monte Fenera… fanno boca doc e anche un colline novaresi doc.
Il vecchio proprietario, buonanima, era stato un antesignano della riscoperta del boca doc, un vino a rischio d’estinzione, che ora però conosce un rinnovato interesse. Si tratta di un vino a base nebbiolo (70 – 90%), con vigne che crescono in un terreno rosso, un porfido ricco di ferro, antica piastra basaltica portata in luce da un supervulcano d’epoca pangeana. Un vino che da sempre necessita di lunghe maturazioni in botte e in bottiglia.
Il boca doc del Podere ai Valloni mi piacque molto ed ho ancora, da qualche parte, un paio di bottiglie del 1990. Grande annata. Poi, l’oblio. Quando lo trovavi in degustazione, il vino del Podere “puzzava”, sapeva di stantio, di muffa, di acqua stagnante… Tante le ipotesi: malolattiche inattese, botti sporche, rimontaggi sbagliati… Per anni le bottiglie sono state scartate e per anni ci si è interrogati fra appassionati sul perché…
Si narra che chi avvicinava il proprietario, chiedendo spiegazioni, venisse maltrattato verbalmente con epiteti come “tipico”, “incomprensione del”, “tradizionale”, “non capisce nulla”… e si narra anche di minacce di cani sciolti e così fantasticando forse.
Ora il vino è nuovamente buono. E meno male che negli anni ci ha pensato uno svizzero (Le Piane) con altri emuli locali a salvare il boca doc. Ora fanno ancora buoni vini ai Poderi. Io domenica ho assaggiato, per esempio, un giovane boca doc del 2009, ottimo con i suoi profumi freschi e la sua irruente freschezza; un sorprendente boca doc del 2000 (integro, profumi fini, buon equilibrio…); e un ancor giovane colline novaresi rosso doc Sass Russ del 2012.
Di cani feroci, poi, neppure l’ombra…

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