Sesso

Oggi è la giornata in cui si discute e si stigmatizza la violenza contro le donne ed anch’io da ore ci sto pensando. No, certo: sono per il vivere in pace, per il rispetto. Avvantaggia tutti. Sono poi per l’uguaglianza dei diritti. Punto. Ma il pensiero mi ha portato ad altro.

Una volta si diceva “sono un signore” e la porta della camera da letto rimaneva chiusa. I tuoi amici potevano intuire ma non sapere. La mia generazione fa ancora così. Oggi invece i giovani si filmano e condividono foto osé (una bella idea, devo dire); una volta si scrivevano lettere appassionate, si facevano poesie ad hoc (Catullo, Belli… i primi che mi vengono in mente). La porta si apriva dopo, semmai, e per pochi. E gli illetterati comunque nulla facevano. Oggi un po’ tutti sono in grado di… e molte porte non rimangono chiuse, anzi. Ecco la prima domanda: perché ieri con le parole ed oggi con le immagini le donne vegono duramente stigmatizzate? E’ una cosa così innaturale scoprire che la tua maestra, la tua vicina, la tua compagna di scuola… fa sesso? No, non credo. Sarebbe ora di passare avanti. Però chi diffonde foto deve pagare che sia uomo o donna, perché ha violato un diritto. Punto.

Seconda riflessione. Ogni tanto muore qualcuno per soffocamento durate un pratica erotica. Uomini che si soffocano con un sacchetto mentre si masturbano e, più, donne che sono soffocate durante un rapporto. Ecco, si tratta dell’estetica pornografica che si sta diffondendo a macchia d’olio: fisici scolpiti, tatuaggi, sesso ad ampio raggio. Si propongono cose che ieri, immagino (la porta nel passato era ben chiusa), non si facevano. La cosa che però colpisce è il ruolo subalterno che le donne ricoprono quasi sempre in tale estetica. O meglio, ruolo di tentatrice ma poi subalterno. A volte esagerato nei gesti e nelle (poche) parole. Ma è quello che vogliono le donne? Mi chiedo. Non ho risposta certa, ma secondo me un po’ di violenza nasce anche da qui.

Comunque, viva le donne! Ed ora passo ad altro…

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