A proposito di Burro Scuro

A proposito di Burro Scuro, mi segnalano il sito di Sergio Fiandra in cui viene riportata la ricetta dei (o delle) Ravioles che, se non ricordo male, sono un piatto occitano. Ecco la ricetta, leggendola capirete perché c’entra il Burro Scuro.
“Ravioles della Val Varaita. Per 6 persone: 1 chilo di patate, 300 grammi di farina di frumento, 1 uovo, 100 grammi di crema di latte (o panna da cucina), 300 grammi di Toumin del Mel (un formaggio vaccino, fresco assai, piccola pezzatura), 50 grammi di formaggio da grattugia, 100 grammi di burro, sale. Tempo di preparazione e cottura un’ora. Lessate le patate, sbucciatele e passatele ancora calde al setaccio. Disponetele sulla spianatoia, unite il tomino schiacciato, la farina, l’uovo, una presa di sale e impastate fino a ottenere un composto liscio e non appiccicoso. Staccate dei pezzi di pasta e formate tanti salamini del diametro di un paio di centimetri, che dividerete in tocchetti lunghi altrettanto; passandoli uno a uno tra i palmi delle mani, modellateli nella classica forma delle ravioles, panciuta al centro e affusolata alle estremità. Cuocete gli gnocchi in acqua bollente salata per qualche minuto. Nel frattempo preparate il condimento. In un tegame soffriggete il burro finché diventerà piuttosto scuro; unite la crema di latte e mantenete un momento su fiamma moderata. Quando le ravioles saliranno a galla, scolatele e sistematele in un piatto da portata. Condite con il burro soffritto, cospargete di formaggio grattugiato e servite. Le ravioles non sono agnolotti ma gnocchi di patate della Val Varaita impastate con il tomino, dalla caratteristica forma allungata a mo’ di fuso.
Storia. La ricetta delle ravioles ha conosciuto un significativo mutamento nel tempo. Infatti questa ricetta, come altre ricette locali, esisteva già nei secoli precedenti alla scoperta dell’America e all’introduzione della patata, ma veniva preparata solo con farina e formaggio. La patata, arrivata in Val Varaita e Val Maira alla fine del Settecento, fu aggiunta come ingrediente più tardi. Le ravioles venivano preparate in occasione di alcune ricorrenze, come nelle feste di battesimo – ma solo se il neonato era maschio – e in occasione del fidanzamento ufficiale e della promessa di nozze (firmaie e giuraie). Più recentemente, le ravioles vengono preparate e consumate in occasione di rievocazioni storiche della cacciata dei Mori (in particolare durante la Bajo di Sampeyre)”.

Visite: 1504

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *