Un giovane sbandato ucciso dalla polizia ed un ministro che esulta della sua morte (di un poveraccio)… è il mondo al contrario che avanza. Un universo distopico in cui i cattivi vincono e i buoni devono tacere. Ma meno male che c’è la realtà.
Salgo verso Viganella, ieri pomeriggio. Valle Antrona, sopra Villadossola. I paesini che attraverso sono sostanzialmente disabitati. Qualche persona in giro, qualche segno di attività umana, molti cartelli “vendesi”. Incontro due pattuglie di stradini: sono quasi tutti di colore, “negri” si sarebbe detto anni fa. Nuovi cittadini italiani, spero. Una decina. E se non ci fossero ora chi pulirebbe le strade della Valle? I nostri giovani? Sono pochi e quei pochi vanno a lavorare in Svizzera. Altro che pulire le strade!
Intervisto i due responsabili del progetto (bellissimo) Terraviva i quali mi dicono che nei campi che coltivano (mele, segale, grano saraceno…) sono aiutati da una Cooperativa, In questi mesi collabora con loro un ragazzo del Mali. Bravo e volenteroso. E se non ci fosse? Sarebbe un problema.
Forse dovremmo dirci, con piacere od obtorto collo (dipende dalle posizioni politiche), che gli emigrati servono e che se uno di loro ha dei problemi, problemi che può avere un italiano sia detto, si dovrebbe curare e non uccidere.