Quando si scrive una ricetta sono quattro i segni di punteggiatura che si devono usare di più: punto, virgola, punto e virgola e due punti. Gli altri direi di no: punto interrogativo, punto esclamativo, parentesi, asterischi, tre puntini (dimentico qualcosa? Ah, sì, il qb da eliminare, ma non è un segno di punteggiatura).
Il punto fermo si deve usare quando si finisce di fare quacosa e ci si ferma: “Accomodate il girello in una ciotola, copritelo con vino bianco, profumate con il sedano a pezzetti, 2 foglie di alloro, 3 chiodi digarofano, 6 foglie di salvia. Coprite la ciotola”. Punto, ora siete fermi. Poi riprendete: “Trasferite il girello in una casseruola, copritelo con la marinata, filtrata, e rabboccate con acqua in modo che risulti abbondantemente coperto; salate, portate a bollore e cuocete per un’ora”. Ecco, notate le virgole che segnano dei passaggi continui; poi il punto e virgola che segna un’azione collegata ma che avviene appena dopo. Dopo “aver coperto, salate”, infatti. A questo punto finiamo la ricetta: “Salate, portate a bollore e cuocete per un’ora. Conservate 2 mestolini di acqua di cottura, poi scolatelo, lasciatelo raffreddare per un paio di ore, quindi mettetelo in frigo per un’ora per farlo rassodare nella ciotola con la pellicola e ponete a marinare in frigo per almeno 12 ore. Frullate il tonno sgocciolato con i tuorli sodi, un cucchiaio abbondante di capperi, il succo di un limone, le acciughe, mezzo bicchiere di olio e un cucchiaio di aceto. Aggiungete alla salsa tonnata ottenuta 2 mestolini dell’acqua dicottura tenuta da parte, per renderla liscia e vellutata. Tagliate la carne a fette molto sottili (l’ideale sarebbe usare l’affettatrice) e disponetele nei piatti. Copritele abbondantemente di salsa tonnata e completate con qualchecappero, accompagnando con cetriolini sott’aceto a piacere”. Uhmmm, buono! E i due punti? Si usano per spiegare: “Vitello tonnato, chiamato anche Vitel Tonné: ricetta d’origine piemontese è stato codificato da Artusi alla fine dell’Ottocento. Ma carne bovina e tonno già si utilizzavano nell’antica cucina del Rinascimento”.
Ecco qui: ricetta e spiegazione. Mancano gli ingredienti: ½ Kg di girello di vitello, 6 acciughe sott’olio, un gambo di sedano, vino bianco secco, salvia, capperi sott’olio, 300 gr di tonno sott’olio, 3 uova sode, aceto di vino bianco, alloro, chiodi di garofano e cetriolini sott’aceto. Ecco qui, se volete provare. Se volete scrivere, ricordatevi di usare la virgola per separare gli ingredienti o il punto e virgola se dovete usare la virgola nel descrivere un ingrediente. L’ultimo ingrediente, che facciate l’elenco in orizzontale o in verticale, va seguito dal punto fermo. Mentre l’uso della congiunzione “e” (che ci rivela essere l’ultimo elemento dell’elencazione) è obbligatorio nella versione “orizzontale” mentre non è obbligatorio nella elencazione verticale.
Buon lavoro!