Le due facce della luna

Le due facce della luna

Ecco, la luna ha due facce: in una si arrostisce e nell’altra si crepa di freddo. Nella faccia ustionante della luna ristorativa, il caldo soffoca ogni umano agire: se viene la finanza deve darti una multa, l’asl dice una cosa e i forestali un’altra; prima paghi la contravvenzione e poi, se vuoi, puoi fare ricorso; i ragazzi in alternanza debbono fare i corsi sulla sicurezza e guai a farli lavorare una mezzora in più; se chiedi a tuo padre di darti una mano, è lavoro nero; igiene al massimo e multe se ti dimentichi di segnare la temperatura dei frigoriferi; guai a te se fai un caffè tuo figlio e non gli fai uno scontrino (così paghi due volte)…

Nella faccia oscura della luna ristorativa ognuno fa quel che gli piace: prende apprendisti pagandoli solo per poche ore, ma usandoli (sì, usandoli direi) per molte ore; usa stagisti oltre ad ogni ragionevole logica; se ne fotte della qualità ed è disposto a rischiare per l’igiene; usa lo stesso olio per settimane e pulisce una volte l’anno la cucina; non regolarizza nessuno ed usa personale avventizio, meglio se extracomunitario (che poco capisce, molto lavora, niente rompe)…

Sì, vero: esiste anche la zona temperata. Ed è la più sfigata. Subisce il rovente di regole severissime fatte per combattere la faccia oscura della luna. Che continua ad esistere, nonostante tutto. Nonostante plotoni di poliziotti sguinzagliati. Si vede che guardano altrove. O non vedono abbastanza bene.

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