Laicità al ristorante

Mi era capitato anni fa a Sarajevo. E la cosa mi aveva infastidito. In un ristorante della città vecchia ci avevano rifiutato il vino. Il proprietario, musulmano, non aveva sentito ragioni e noi ce ne eravamo andati. Nel ristorante di fianco, invece, il gestore era uscito lui per andare a prendere il vino, per noi, da un suo collega. Problema risolto! Ieri, a Monaco di Baviera, sono andato a mangiare in un grill arabeggiante e anche lì niente alcol, vino o birra che fosse. Mi è dispiaciuto. Sono anni che l’Occidente è uscito dal medioevo e ritrovarlo lì, un po’ nascosto ma neppure troppo, nelle pieghe della modernità mi lascia un po’ perplesso. Vero è che in altri locali simili la birra la trovi nel frigo e te ne puoi servire, ma lì no. Non so, forse la diversità è un fattore di ricchezza e non di limitazioni. Vai in un ristorante arabeggiante e non bevi alcolici, vai in uno cinese e mangi il cane, vai in uno giapponese e mangi la balena, vai in un ristorante indiano e niente bistecca, vai un ristorante mormone e ti fanno lo sconto sulla seconda moglie… tutto bene? Sì, ma fino a quando potrò scegliere. E a nessuno verrà in mente di punirmi con dieci nerbate per un bicchiere di vino o una pinta di birra…

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