Curiose discrepanze

Il ministro Lollobrigida sventola ancora una classifica di Taste Atlas in cui si premiano i prodotti italiani. In questo caso i formaggi. Ovvio che la domanda che ci siamo posti è sempre aperta: chi dà i voti su questa piattaforma? I circa 50mila contributori, compreso me (che potrei mettere giudizi “ad cazzum”, visto che non subisco nessun controllo; oppure un algoritmo che vede quante volte si parla di un certo prodotto; oppure i circa 30 giornalisti che vengono monitorati (e non se a che titolo) dal sistema?Non ho risposte ma almeno mi faccio delle domande. E poi se vai a vedere la piattaforma è anche contraddittorio: se infatti vai a vedere la classifica dei migliori formaggi italiani ci sono delle discrepanze rispetto alla classifica dei migliori formaggi del mondo. I nostri prodotti si ripetono in gran parte, ma in posizioni a volte diverse e poi nella classifica mondiale. Perché? Due tempi diversi o due commissioni diverse? Non so, ma prenderei questa classifica con le dovute attenzioni. Adios…

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