Si sentiva la mancanza di una canzone così: desideri semplici in melodia facile, cibi tradizionali e vini immaginiamo noti anche nella vicina Svizzera. Abitando nei pressi (sul Lago d’Orta a ridosso del Maggiore) posso testimoniare che i versi iniziali della canzone: Chianti, risotto, polenta! Chianti, risotto, polenta! Chianti, risotto, polenta! Chianti, risotto, polenta!, testimoniano una koinè gastronomica reale su cui s’innesta il chianti, credo anche per ragioni fonetiche, vino italico popolare per eccellenza fino a qualche anno fa. Un Lago dunque non tanto diverso da oggi. Se leggo i versi finali: Una notte con la luna! Una barca! Il lago! Le montagne! Le palme! L’argento! Rose! Mimose!, mi ci ritrovo ancora ora! Oh, Giorgioooo del Lago Maggiore…
Giorgio del Lago Maggiore
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