Five restaurants

Cinque ristoranti in pochi giorni. Assai diversi ed uguali fra loro. E, ovvio, molto vino assaggiato. Il Dolce Stil Novo di Venaria Reale, chef Alfredo Russo, un torinese di origini meridionali, ma riservato come un piemontese e preciso come uno svizzero. Un ristorante di lusso, in cui si ragiona sulla nuova cucina non solo in fatto di presentazioni ma soprattutto di cotture e di abbinamenti. Suscita emozioni contrastanti. Buonissimo il suo uovo croccante. Poi da Teresa, a Genova Pegli, un astro nascente sulla via del –meritato– successo nell’alta cucina. E ancora, una moderna trattoria cittadina a Novara: La Tavola Rotonda. Cordiale, tradizionale, rassicurante. Piacevole novità il Pascià di Invorio (No), opera prima di Paolo Gatta, un ristorante che aspira a successi alti. Ma che ora dona ai suoi clienti un’intelligente lettura della cucina. Intelligente e piacevole. Da provare. Abbarbicato sulla scogliera di Noli c’è Il Vescovado, da provare, almeno una volta nella vita. Io l’ho fatto

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