Simbolo, non Lettura
Ho trovato in un bookcrossing una copia del libro “Canti Pisani” del poeta Ezra Pound, figura mitica della cultura della destra italiana (non so per quella americana, invero), tanto da dare il suo nome ad un movimento ultranazionalista.
Il libro era stato dismesso da una biblioteca pubblica. E non lo sarebbe stato se fosse stato letto. Ma la sua sostanziale integrità diceva con chiarezza che nessuno, per anni, lo aveva preso in prestito o lo aveva sfogliato.
Ci ho provato io, ma davvero faccio fatica a comprendere un’incomprensibile poetica da “trobar clus”, ricca di sperimentalismo, che sembra compiacersi di sé stessa. Leggiamo i primi versi:
Che dire? Che non si fa leggere. Che non ti viene incontro. Che ti affascina come i geroglifici egizi (li guardi, cerchi di capire… ma poi passi oltre. E lasci ad altri il compito).
I signori suddetti lo amano per quel che ha passato e per le sue idee antisemite ed anticapitaliste, immagino. Ma leggerlo non credo.
Commenti dei Lettori